7 novembre 2022
Alla presenza del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il “Treno della Memoria” è arrivato a Roma, ultima tappa della prosecuzione del viaggio del convoglio speciale che, nel 1921, portò la salma del Milite Ignoto da Aquileia nella Capitale.
La legge 30 dicembre 2021, n. 234, ha disposto, infatti, la proposta di un nuovo itinerario, che ampliasse il percorso originario, quello celebrato nel 2021, in occasione del centenario della traslazione della salma, con l’obiettivo di continuare ad alimentare nelle giovani generazioni il ricordo di tutti i caduti, che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire l’unità nazionale.
Il nuovo itinerario, concordato dal Ministero della Difesa, la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni e il Gruppo Ferrovie dello Stato, ha interessato 16 capoluoghi di regione, giungendo, da ultimo, a Roma, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Dopo l’arrivo al binario 1 della Stazione e l’accoglienza istituzionale, il Treno è stato aperto a giovani in età scolare, che hanno potuto visitare la mostra immersiva ”Il Viaggio di Antonio”, a cura della Struttura di missione. Il taglio narrativo adottato è quello di raccontare il viaggio non solo come momento conclusivo degli anni di guerra, ma come “ritorno” dei tanti sopravvissuti alle loro case e alla vita civile, in una chiave umana e universale.
“Consideriamo questo appuntamento con la storia un allenamento delle coscienze e della conoscenza. L’impegno è che questo “lungo viaggio” non si fermi, ma prosegua nel tempo. Abbiamo bisogno, con emozione e speranza, che i contenuti di questa giornata del 4 novembre, dedicata al ricordo degli italiani caduti in guerra, diventino anche un ulteriore contributo alle politiche per la pace, obiettivo e bene primario, da promuovere e divulgare soprattutto ai più giovani per essere patrimonio diffuso, condiviso e quotidiano” ha detto il Ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi.